Questo incantevole castello fa parte del FAI, il Fondo Nazionale italiano, un’organizzazione senza scopo di lucro il cui obiettivo principale è proteggere i luoghi italiani promuovendone la conoscenza, la cura e la conservazione. Iscrivendoti avrai la possibilità di sostenere le loro attività e di ottenere una tessera che consente l’accesso scontato ai tanti siti di loro pertinenza in giro per l’Italia tra le quali castelli, ville e diversi tipi di edifici, alcuni dei quali sono davvero unici.
Il Castello della Manta è un castello medievale situato nella piccola città di Manta, a solo un’ora da Torino. Il percorso a piedi lungo la stradina che porta al castello è posto su una collina che domina il paese e la vallata circostante: appena arrivati rimarrete colpiti dalla magnificenza del castello e dalla tranquillità che infonde il grande giardino antistante.
Il fatto che il castello si trovi su una collina offre l’opportunità di godere di una vista straordinaria della zona e in particolare di quella del massiccio del Monviso la cui forma iconica è visibile ovunque nella zona ed è cara a molti locali.
La peculiare posizione del castello è dovuta al fatto che in origine era una fortezza, costruita nel XIII secolo come avamposto militare. Nel XV secolo la fortezza subì un importante intervento di restauro grazie a Valerano, illuminato sovrano del Marchesato di Saluzzo, che la trasformò in una sontuosa dimora di famiglia all’epoca dell’istituzione del feudo di La Manta.
Fu Valerano a voler arricchire la Sala Baronale con i bellissimi affreschi che oggi rappresentano testimonianze uniche della cultura cavalleresca dell’epoca. Sulla parete sud troverete rappresentato il mito dell’eterna giovinezza, ispirato al racconto cavalleresco del “Roman de Fauvel”, con la celebre fontana della giovinezza, sormontata dal dio dell’Amore.
A metà del XVI secolo il complesso quattrocentesco fu nuovamente ristrutturato ed è a questo periodo che risale la Sala delle Grottesche. Questo spazio è caratterizzato da un meraviglioso soffitto decorato con dipinti e stucchi di chiara impronta manierista che prendono spunto da quelli delle logge di Raffaello in Vaticano.
La Sala delle Grottesche è sicuramente il pezzo forte del castello e del tour stesso ma ci sono molte altre cose interessanti all’interno dell’edificio come l’enorme cucina con il soffitto a volta e l’immenso camino in particolare. Sarà stupendo anche dare un’occhiata fuori dalle finestre da ogni stanza, immaginando com’era vivere in una location con una vista del genere.
La visita comprende anche un giro del roseto privato per consentirvi di vivere il castello da un punto di vista diverso e sentirsi davvero parte integrante del luogo, come se ci viveste davvero. Il castello e il giardino sono stati restaurati dal FAI, che possiede il sito dal 1984 e continua a mantenere la bellezza e a diffondere la conoscenza di un luogo così magico.
La leggenda della fontana della giovinezza
Secondo le leggende di cui si narra nei romanzi medievali, in particolare in Bestiaire, scritto da Filippo di Thaon nel 1119, la fontana, come suggerisce il nome stesso, donerebbe giovinezza a chi vi si disseta. Al centro è ricoperta da un baldacchino gotico, che veniva preso d’assalto dalla gente che arriva a visitare il sito, in particolar modo anziani decrepiti, ormai quasi sul punto di morte. Una volta immersi nell’acqua, come d’incanto, uscivano dal lato opposto della fontana giovani e rinvigoriti e si potevano dedicare alla conquista delle fanciulle. La guarigione miracolosa e la presunta immortalità richiama indubbiamente il mito del Sacro Graal, la coppa da cui Cristo bevve durante l’ultima cena. Sempre stando alla leggenda, questo calice donerebbe salute e prosperità a chi ha la fortuna di poter attingere e bere da esso.